Come rilassare i gatti con gli odori: ecco cosa dice la scienza

I gatti possiedono un senso dell’olfatto estremamente sviluppato, superiore a quello umano, che gioca un ruolo chiave nel loro benessere psicofisico e nella gestione delle emozioni. Secondo diversi studi, gli odori possono influenzare profondamente il comportamento felino, essendo in grado sia di rilassare che di innervosire i nostri amici a quattro zampe. La scienza conferma che per favorire uno stato di tranquillità nei gatti è possibile sfruttare sia particolari sostanze naturali sia prodotti di sintesi che imitano segnali olfattivi tipici del linguaggio felino.

Il ruolo chiave dell’olfatto e dei feromoni

L’olfatto dei gatti rappresenta uno dei principali canali comunicativi, capace di ricevere e interpretare un vasto spettro di molecole odorose presenti nell’ambiente anche a bassissime concentrazioni. Uno strumento chiave in questa percezione è l’organo vomero-nasale, conosciuto anche come organo di Jacobson, che permette ai felini di percepire particolari sostanze chimiche chiamate feromoni attraverso una tipica espressione chiamata Flehmen, in cui il gatto arriccia il labbro superiore dopo aver annusato.

I feromoni sono segnali chimici rilasciati dai gatti stessi per comunicare con i loro simili, marcare il territorio o esprimere sensazioni di benessere e sicurezza. Uno dei più noti è il feromone facciale: i gatti lo rilasciano strofinando la testa su oggetti familiari. La scienza ha dimostrato che la presenza di questi segnali olfattivi può ridurre lo stress e le tensioni comportamentali, favorendo un ambiente sereno e disteso.

Odori naturali che rilassano i gatti secondo la ricerca

La ricerca scientifica ha individuato alcune sostanze odorose che esercitano un effetto calmante sui gatti. Tra queste spicca la nepeta cataria, nota come erba gatta, il cui aroma produce reazioni di piacere e rilassamento in molti felini: secondo fonti scientifiche, agisce a livello neurologico e gastroenterico, promuovendo uno stato di benessere. Non tutti i gatti hanno la stessa sensibilità all’erba gatta, ma per molti è sufficiente annusarla per mostrare atteggiamenti distesi, ronfare e strofinarsi con piacere.

Un altro odore gradito e rilassante è quello delle foglie e del legno d’ulivo. Alcuni gatti reagiscono positivamente a oggetti in legno d’ulivo, manifestando comportamenti simili a quelli osservati con la nepeta cataria, come il rotolarsi e il gioco rilassato. Anche la valeriana è nota per il suo effetto tranquillizzante: il suo aroma è capace di abbassare i livelli di stress e favorire la calma.

Odori come lavanda e vaniglia possono inoltre favorire la distensione, se usati in modo molto blando. La lavanda in particolare sembra avere effetti benefici anche in altre specie animali, per cui la sua efficacia nei gatti trova riscontro in diverse osservazioni scientifiche.

Odori e feromoni sintetici: cosa dice la scienza

La moderna etologia felina ha portato allo sviluppo di feromoni sintetici ispirati a quelli naturali, oggi largamente utilizzati per migliorare il benessere dei gatti in casa, specialmente durante viaggi, cambiamenti ambientali o in presenza di nuovi animali. Questi prodotti, disponibili in spray o diffusori, contengono versioni artificiali del feromone facciale felino (come il F3), che comunica una sensazione di familiarità e sicurezza.

Gli studi dimostrano che la somministrazione di feromoni sintetici contribuisce a ridurre comportamenti legati allo stress, come marcature inappropriate, aggressività, eccesso di pulizia o vocalizzazioni. Anche nei contesti di rifugi, queste sostanze hanno dimostrato efficacia nella favorire l’adattamento dei gatti a nuove situazioni e nel migliorare la loro socializzazione.

Va sottolineato però che non tutti i gatti reagiscono allo stesso modo e l’efficacia può essere influenzata da fattori individuali come età, stato ormonale e precedente esperienze.

Odori da evitare: gli stimoli che infastidiscono

Se alcuni odori possono rilassare il gatto, altri hanno l’effetto opposto, risultando disturbanti e generando disagio o addirittura stress. Tra quelli più sgraditi ai felini rientrano agrumi come le arance, il limone e il pompelmo, che per il loro intenso aroma risultano eccessivamente pungenti. Anche aceto, cipolla, aglio e cannella sono fortemente sgraditi ai gatti, così come odori chimici e detergenti molto forti.

Alcune essenze che invece, secondo tradizione popolare, dovrebbero tranquillizzare il gatto, possono al contrario provocare agitazione o comportamenti indesiderati. Il rosmarino e il timo, ad esempio, sono odori che stimolano il felino a graffiare o a marcare il territorio.
Evitare questi stimoli è fondamentale per non creare uno stato di tensione nell’ambiente domestico.

Consigli pratici per rilassare il gatto con gli odori

  • Utilizzare erba gatta fresca o essiccata in zone di riposo e gioco, per favorire relax e benessere.
  • Inserire piccoli rami di ulivo lontano dalla portata di eventuali cani, privilegiando superfici in legno naturale.
  • Prediligere diffusori di feromoni sintetici in punti strategici come la zona cuccia, il trasportino e i confini del territorio.
  • Evitate assolutamente profumi, detergenti e odori forti di agrumi, posizionando questi ultimi solo in zone che volete proteggere dal gatto.
  • Assicurarsi sempre di utilizzare solo prodotti specifici per felini e chiedere consiglio al veterinario in presenza di animali con particolari sensibilità.

Scienza, osservazione e personalità individuale

I dati raccolti dalla ricerca scientifica confermano che gli odori rappresentano un potente strumento per influire sul comportamento dei gatti e per agevolare il loro benessere. Tuttavia, è fondamentale ricordare che ogni felino ha una sua “personalità olfattiva”: ciò che per uno è piacevole, per un altro potrebbe essere indifferente o persino fastidioso. Osservare le reazioni individuali è indispensabile per offrire stimoli adatti e migliorare la rilassatezza ambientale.

Nonostante i progressi della scienza, molta parte della comunicazione chimica felina rimane oggetto di studio. L’invito principale degli esperti è quello di rispettare sempre l’identità sensoriale del gatto, privilegiando un approccio graduale nell’introduzione di nuovi odori per non provocare effetto stress inverso. La cura dell’ambiente olfattivo, accanto a una gestione consapevole della routine, contribuisce sensibilmente al benessere globale e alla serenità dei nostri amici felini.

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