Usi il bicarbonato sui capi colorati? Ecco la verità se li sbiadisce o li rovina

Il bicarbonato di sodio è spesso citato tra i rimedi più versatili e naturali per la cura della casa e la pulizia del bucato. Tuttavia, il suo impiego sui capi colorati genera frequenti dubbi e perplessità riguardo il rischio di sbiadire i colori o rovinare le fibre dei tessuti. Comprendere cosa accade realmente ai tessuti colorati quando si utilizza il bicarbonato è fondamentale, soprattutto in un contesto domestico attento sia all’efficacia che alla preservazione dei capi.

L’effetto del bicarbonato sui tessuti colorati: verità e falsi miti

Anzitutto, occorre distinguere tra credenze popolari e ciò che la composizione chimica del bicarbonato suggerisce. Si tende a credere che questa sostanza possa agire come una sorta di candeggina delicata, in grado di sbiadire gradualmente i tessuti colorati, o addirittura di restituire vivacità a capi ormai spenti e scoloriti. In realtà, il bicarbonato di sodio ha un’azione principalmente alcalina, che contribuisce a sciogliere lo sporco e neutralizzare gli odori durante il lavaggio, senza però essere dotata di forza decolorante paragonabile alla candeggina.

Le preoccupazioni circa la perdita di brillantezza dei colori, quindi, sono in parte infondate: l’effetto sbiancante del bicarbonato è marcato solo sui tessuti bianchi, specie quando lo si usa in combinazione con acqua ossigenata. Per i colorati, invece, le quantità abituali utilizzate nel bucato domestico – generalmente tra mezza tazza e 90 grammi per carico di lavatrice – non risultano aggressive né sufficienti a decolorare i tessuti nel tempo. Anzi, questa sostanza si presenta come un buon alleato per una pulizia profonda e il mantenimento delle tonalità originarie, senza agire da agente schiarente sui colori intensi o scuri.

Quando il rischio di scolorimento aumenta

Esistono casi in cui l’utilizzo del bicarbonato può effettivamente causare danni ai capi colorati? Le problematiche emergono solo in presenza di quantità elevate oppure per lavaggi molto frequenti e prolungati in cui si eccede con le dosi raccomandate. Infatti, un’esposizione prolungata a sostanze alcaline può, nel lungo periodo, alterare la struttura di alcune fibre e favorire un progressivo affievolimento dei pigmenti, specialmente nei tessuti di bassa qualità o con tinte non ben fissate. Tuttavia, questa evenienza resta rara e circoscritta a usi impropri.

È molto diffusa, inoltre, la convinzione che il bicarbonato possa “ravvivare” i colori ormai spenti o correggere errori di lavaggio con capi stinti. In realtà, la sua azione si limita alla detergenza e alla neutralizzazione dei cattivi odori, senza effetti cromatici correttivi. Per ridare brillantezza ai colori scuri, piuttosto, vengono consigliati metodi alternativi come risciacqui con tè nero o caffè, riservati alle tinte scure e naturali.

Consigli pratici per l’utilizzo sicuro

  • Utilizzare mezza tazza di bicarbonato per ogni carico di lavatrice standard è generalmente sicuro e non provoca sbiadimento nella maggior parte dei casi. Evitare dosi superiori se il capo è particolarmente delicato o si tratta di tessuti pregiati.
  • In presenza di capi molto colorati o con pigmenti particolarmente tenui, è preferibile effettuare un primo lavaggio separato e testare l’effetto su una piccola porzione nascosta del tessuto.
  • Non mescolare mai bicarbonato e acqua ossigenata nel bucato colorato: questa combinazione aumenta la reazione schiarente e va riservata esclusivamente ai capi bianchi o alle situazioni di sbiancamento mirato.
  • Non attendersi miracoli: il bicarbonato non è una sostanza sbiancante per i colorati e non farà ritornare vivaci i colori stinti. Agisce soprattutto come deodorante, smacchiante delicato e regolatore di pH nell’acqua del lavaggio.
  • Per preservare nel tempo la brillantezza dei colori, prediligere cicli di lavaggio brevi e con acqua fredda, abbinando i prodotti specifici per tessuti colorati alle quantità moderate di bicarbonato di sodio.

Altri utilizzi del bicarbonato e limiti sui colorati

Oltre all’ambito domestico, il bicarbonato di sodio trova applicazione nella cura della pelle e dei capelli, come agente esfoliante o per la rimozione di forfora e accumuli di prodotti: in queste situazioni, la sua attività schiarente si riferisce alla rimozione delicata di impurità superficiali, non a una vera azione decolorante. Lo stesso principio si applica ai tessuti: la sua efficacia si limita a rimuovere sporco persistente e odori senza intaccare profondamente le fibre o i pigmenti; solo l’abuso reiterato su tessuti fragili potrebbe accelerare un deterioramento generale della materia.

Nella storia dei rimedi domestici, il bicarbonato è spesso stato proposto come alternativa delicata ai prodotti chimici più forti. In conclusione, i capi colorati possono essere lavati in sicurezza con il bicarbonato, mantenendo sempre attenzione alle dosi, evitando l’uso con altri agenti ossidanti e, se necessario, effettuando lavaggi di prova su tessuti nuovi o preziosi. La precauzione resta sempre il modo migliore per salvaguardare sia i colori che la durata dei capi, affidandosi a detergenti specifici e limitando l’uso di sostanze alternative a dosi moderate e consapevoli.

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