Durante il periodo della menopausa, il corpo della donna attraversa profondi cambiamenti fisiologici dovuti alla progressiva diminuzione degli ormoni sessuali femminili, in particolare degli estrogeni. Questo processo comporta non solo la fine del ciclo mestruale e quindi della fertilità, ma anche una serie di effetti indiretti sulla salute che rendono essenziale monitorare attentamente lo stato generale dell’organismo. Effettuare una serie di esami specifici non solo consente di confermare il raggiungimento di questa fase della vita, ma aiuta anche a prevenire, diagnosticare precocemente e gestire eventuali complicanze tipiche di questo periodo.
Esami ormonali: fondamentale per la diagnosi e la gestione
Il primo step raccomandato consiste nel dosaggio dei principali ormoni coinvolti nella funzione ovarica e nel ciclo mestruale. FSH (Ormone Follicolo Stimolante) e LH (Ormone Luteinizzante) sono i principali marcatori da monitorare: livelli elevati di FSH (tipicamente sopra i 30-40 mIU/mL) associati a bassi livelli di estrogeni, soprattutto l’estradiolo, sono indicativi della menopausa. La valutazione di questi dati avviene tramite un semplice prelievo di sangue ed è fondamentale sia per confermare l’ingresso in menopausa che per escludere possibili altre cause di amenorrea o irregolarità mestruali.
Accanto a questi esami, il medico può prescrivere anche la valutazione di altri ormoni come il TSH per controllare eventuali alterazioni della funzione tiroidea, in quanto alcuni sintomi tipici della menopausa possono sovrapporsi a quelli di disfunzioni tiroidee.
Screening e prevenzione: controlli raccomandati
La menopausa aumenta il rischio di sviluppare determinate patologie; per questo motivo, il protocollo di controllo prevede una serie di esami aggiuntivi mirati a identificare tempestivamente eventuali problemi di salute:
- Mammografia: esame radiologico essenziale per la prevenzione e la diagnosi precoce del carcinoma mammario, il tumore più frequente nella donna dopo i 50 anni. Va integrata con l’ecografia mammaria, soprattutto in presenza di seni densi o di alterazioni sospette riscontrate durante la visita senologica.
- Pap test e HPV test: indispensabili per monitorare la salute del collo dell’utero ed escludere la presenza di lesioni o infezioni da papillomavirus umano, principale fattore di rischio per lo sviluppo di neoplasie cervicali.
- Visita senologica: un attento esame clinico permette di riconoscere precocemente alterazioni della mammella, facilitando diagnosi tempestive e terapie più efficaci.
Inoltre, controlli regolari della pressione arteriosa e la valutazione dell’Indice di Massa Corporea permettono di individuare tempestivamente condizioni predisponenti allo sviluppo di patologie cardiovascolari, particolarmente frequenti dopo la fine dell’età fertile.
Esami specifici per la salute ossea e metabolica
La carenza di estrogeni accelera il processo di perdita di massa ossea, aumentando notevolmente il rischio di osteoporosi. Per questo motivo, uno degli esami più raccomandati è la MOC (Mineralometria Ossea Computerizzata), che consente di misurare la densità ossea e valutare il rischio di fratture soprattutto a carico di vertebre, femore e altri segmenti scheletrici.
Un ruolo importante è ricoperto anche dagli esami ematici che quantificano calcio e vitamina D: un deficit di questi fattori può aggravare la demineralizzazione ossea e deve essere tempestivamente corretto con integrazione specifica o modifiche dello stile di vita.
La menopausa comporta inoltre una maggiore predisposizione alle alterazioni del metabolismo lipidico: il profilo lipidico ematico – che include il dosaggio di colesterolo totale, LDL, HDL e trigliceridi – è fondamentale per valutare il rischio cardiovascolare e impostare eventuali interventi nutrizionali o farmacologici su misura.
Esami del sangue e altri controlli generali
La valutazione dello stato generale di salute in menopausa passa anche attraverso una batteria di esami ematochimici di routine:
- Emocromo completo: per identificare precocemente eventuali anemie, spesso dovute a carenze nutrizionali o a patologie croniche associate all’età.
- Funzionalità epatica e renale: la valutazione di transaminasi, creatinina e glicemia consente di monitorare la salute di fegato e reni e di individuare fattori di rischio per diabete e altre malattie metaboliche.
- Glicemia: la tendenza all’aumento della massa grassa viscerale e alle alterazioni ormonali può predisporre a disturbi del metabolismo glucidico, con aumento del rischio di diabete.
Una particolare attenzione viene riservata, inoltre, al monitoraggio della vitamina D, la cui carenza è frequente nella donna in menopausa e si associa a un aumentato rischio non soltanto di osteoporosi ma anche di patologie cardiovascolari e immunitarie.
Monitoraggio personalizzato: il ruolo del ginecologo
Ogni donna vive la menopausa in modo differente, sia per la sintomatologia che per l’impatto sulla salute generale. Il ginecologo ricopre un ruolo chiave nell’impostare un percorso di controlli adeguato, personalizzato sulla base dei fattori di rischio, della storia clinica e dell’età della paziente. La frequenza degli esami può variare a seconda delle necessità individuali e delle indicazioni delle principali società scientifiche.
Prevenire è meglio che curare
La corretta tempistica nell’esecuzione degli esami consente di:
- Identificare precocemente i rischi per osteoporosi, patologie cardiovascolari e tumori femminili.
- Intervenire tempestivamente con terapie mirate (farmacologiche, nutrizionali, stili di vita) per ridurre le complicanze e migliorare la qualità della vita.
- Ridurre l’ansia e lo stress spesso associati ai cambiamenti tipici di questa fase, grazie a un percorso di monitoraggio e supporto continuo.
Le modifiche dello stile di vita, come l’adozione di un’alimentazione bilanciata ricca di calcio e vitamina D, l’attività fisica regolare e la sospensione del fumo, si affiancano agli esami clinici come efficace strategia preventiva.
In conclusione, il monitoraggio della salute durante la menopausa tramite esami mirati e regolari controlli specialistici è uno strumento prezioso non solo per affrontare in serenità questa fase naturale della vita, ma anche per garantire un invecchiamento sano e attivo. Conoscere quali esami effettuare e comprenderne l’importanza rappresenta il primo passo per prendersi cura consapevolmente del proprio benessere in questa fase di transizione.