Scegliere l’acqua più adatta può rappresentare una strategia semplice ed efficace per contribuire alla salute e alla forza delle ossa, soprattutto nelle fasi della vita in cui il fabbisogno di alcuni minerali, come il calcio, risulta particolarmente elevato. La consapevolezza dell’importanza dell’idratazione e della qualità dell’acqua che beviamo sta crescendo tra la popolazione e, secondo i nutrizionisti, la tipologia e la composizione minerale dell’acqua possono giocare un ruolo rilevante nella prevenzione della demineralizzazione ossea.
Il ruolo dell’acqua minerale nella salute ossea
Secondo le più recenti evidenze scientifiche, il calcio contenuto nelle acque minerali è caratterizzato da un’elevata biodisponibilità, ovvero può essere assorbito con efficacia dall’organismo umano, in misura uguale o addirittura superiore rispetto a quello dei prodotti lattiero-caseari o di integratori specifici. Questo aspetto rende l’acqua una fonte preziosa non solo per mantenere un’adeguata idratazione, ma anche come contributo significativo all’apporto giornaliero di minerali necessari per la corretta mineralizzazione delle ossa.
In particolare, per favorire la prevenzione dell’osteoporosi – una patologia caratterizzata dalla progressiva perdita della densità minerale ossea – i nutrizionisti invitano a integrare il calcio anche tramite acque minerali con specifiche caratteristiche. Studi e linee guida raccomandano l’adozione di acque contenenti almeno 150-200 mg/l di calcio, prestando attenzione anche al contenuto di altri minerali come sodio e magnesio.
Quale acqua scegliere: indicazioni dei nutrizionisti
Per individuare l’acqua più indicata per sostenere la salute delle ossa, occorre prestare attenzione all’etichetta e ai valori riportati sulla bottiglia. Tra le varie tipologie, le acque bicarbonato-calciche e le mediominerali sono particolarmente suggerite da molti esperti.
Le principali caratteristiche delle acque maggiormente consigliate sono:
- Contenuto di Calcio: superiore a 150-200 mg/l
- Basso Sodio: preferibilmente inferiore a 20 mg/l per favorire la salute cardiovascolare e non ostacolare il metabolismo del calcio
- Presenza di Bicarbonato: utile nella regolazione dell’equilibrio acido-base e nel supporto al metabolismo osseo
Il Ministero della Salute, nelle sue linee guida per la prevenzione dell’osteoporosi, raccomanda in caso di carenza di calcio un’assunzione regolare di acque minerali con queste caratteristiche, suggerendo un consumo quotidiano di almeno 1,5 litri.
I benefici dell’acqua ricca di calcio per diverse fasce d’età
L’apporto di calcio è fondamentale in tutte le fasi della vita, ma alcune categorie beneficiano particolarmente di un’attenzione specifica:
Bambini e adolescenti
Durante la crescita scheletrica, il fabbisogno di calcio aumenta notevolmente. Un’adeguata assunzione contribuisce alla formazione di uno scheletro robusto, riducendo il rischio di fragilità ossea in età adulta.
Donne in menopausa
La fase post-menopausale è associata a una maggiore perdita di massa ossea per via della diminuzione degli estrogeni. Diversi studi citati anche da specialisti dell’osteoporosi, sottolineano come l’assunzione regolare di acqua ricca di calcio possa migliorare la densità minerale della colonna vertebrale ed essere correlata a un abbassamento degli indici di rimodellamento osseo, rallentando così la progressione dell’osteoporosi.
Anziani
Con l’avanzare dell’età, l’assorbimento intestinale del calcio tende a diminuire e il rischio di deficit aumenta. Acque mediominerali calciche rappresentano una soluzione pratica e sicura per mantenere un adeguato apporto di calcio senza gravare su altri organi, come i reni, qualora non ci siano specifiche controindicazioni mediche.
Consigli pratici per la scelta quotidiana
La selezione della migliore acqua per le proprie esigenze non deve essere casuale: leggere attentamente l’etichetta è fondamentale. Oltre al contenuto di calcio – che idealmente dovrebbe superare i 150 mg/l per chi desidera prevenire l’osteoporosi – è consigliabile valutare anche il residuo fisso della bottiglia, poiché può essere indicativo della presenza complessiva di minerali utili.
Gli esperti suggeriscono inoltre di:
- Alternare diverse marche di acqua minerale mediominerale bicarbonato-calcica, per beneficiare di differenti equilibri minerali;
- Evitare acque eccessivamente povere di minerali (oligominerali) se lo scopo è di integrare il calcio tramite la dieta liquida;
- Prestare attenzione alla quantità totale di calcio somministrata, considerando anche le altre fonti alimentari;
- Consultare il proprio medico o un nutrizionista nel caso di patologie renali o diete particolarmente restrittive, per evitare il rischio di eccessi e squilibri;
- Mantenere costante l’assunzione, perché solo la regolarità nel consumo assicura benefici per la salute ossea.
Va inoltre precisato che il calcio assunto tramite l’acqua non causa effetti collaterali noti ed è privo dei potenziali problemi associati a un eccessivo apporto di latticini nei soggetti intolleranti o allergici.
Nella scelta quotidiana, può essere utile confrontare il valore di calcio di alcune acque minerali tra quelle reperibili sugli scaffali: molte riportano chiaramente la dicitura “acqua calcica” o evidenziano il valore direttamente sull’etichetta anteriore. In alcuni casi, le aziende indicano specifiche raccomandazioni per la salute delle ossa, anche sulla base degli studi scientifici più recenti.
Approccio integrato e precisazioni nutrizionali
Non bisogna dimenticare che la prevenzione dell’osteoporosi e il mantenimento di ossa forti dipendono anche da altri fattori: una dieta bilanciata, il giusto apporto di proteine, vitamina D (essenziale per l’assorbimento del calcio) e magnesio, l’attività fisica regolare e uno stile di vita complessivamente sano.
L’acqua ideale per mantenere le ossa forti è quindi una componente della più ampia strategia di salute, non un rimedio esclusivo. In molti casi, nutrizionisti e specialisti raccomandano anche un’esposizione solare moderata per stimolare la produzione naturale di vitamina D, e suggeriscono l’integrazione laddove dovessero emergere carenze documentate.
Per approfondire ulteriormente, si può consultare la voce dedicata su calcio, che contiene dettagli sulla funzione di questo elemento nella fisiologia umana.
Infine, è sempre raccomandato farsi guidare da un professionista del settore sanitario, per personalizzare la scelta dell’acqua più adatta in base alle proprie condizioni di salute e ai parametri di laboratorio più aggiornati. In questo modo, anche una scelta semplice come quella dell’acqua da mettere in tavola può diventare un vero alleato nella prevenzione delle fragilità ossee e nel mantenimento del benessere generale.